Ieri sera a Valdagno, per la presentazione del libro "N'drangheta padana", la sala era piena.
I relatori sono stati eccellenti, in modo chiaro e assolutamente schietto hanno dissipato ogni dubbio sul fatto che anche al Nord sia assolutamente necessario mettere al primo posto il contrasto alle infiltrazioni mafiose, nell'economia legale e non.
Le mafie vanno dove ci sono i soldi e qui ce ne sono ancora. Vanno dove l'economia è in crisi, perchè si propongono come finanziatori con soldi freschi e senza richiedere garanzie, salvo poi infiltrarsi in azienda e mangiarsela, in breve tempo e senza scampo. Le mafie hanno bisogno di silenzio e omertà, e da noi si è distratti da una miriade di altre cose, più visibili e più semplici da capire (le tasse, fare "schei", gli stranieri...). E poi, meglio non parlare troppo di mafia, "che poi i turisti non vengono più".
Le mafie hanno bisogno di protezione da parte delle Istituzioni e della politica. Noi forse qui abbiamo qualche difesa in più, rispetto al Sud. Ma il malaffare si impara in fretta, specie quando porta soldi e potere, tanti soldi e tanto potere. E specie se c'è poco controllo dei cittadini su chi li rappresenta, perché le cose non si vengono a sapere o perché c'è poco interesse per informarsi e per partecipare alla vita sociale del proprio territorio. Siamo forse abituati a votare per inerzia, o non votiamo più perchè siamo schifati dalla politica, e poi ce ne disinteressiamo, dimenticandoci che i politici sono stipendiati da noi.
Due sono le frasi che mi porto a casa dalla serata di ieri:
"La N'drangheta è arrivata al Nord per due motivi: il primo è che la gente non era preparata, le persone non hanno capito in tempo con chi avevano a che fare; il secondo motivo, invece, è che qualcuno ha capito subito, e fin troppo bene".
"State attenti, perchè ora siete ancora in tempo, ma se non agite subito, il Nord finirà molto peggio della Calabria".
Come fare per bloccare l'espansione delle mafie nei nostri territori? I relatori non hanno avuto dubbi: ancora una volta, tutto deve partire dai cittadini. Come il rispetto dell'ambiente, come lo sviluppo sostenibile, anche la legalità parte dal basso. Dobbiamo opporci a qualsiasi seppur minimo compromesso con questa gente. Dobbiamo pretendere in modo ferreo che nessun uomo di Stato possa sporcarsi con la criminalità e rimanere al suo posto.
Coraggio, allora: come sempre, da buoni Veneti, anche per fare scudo contro le mafie dobbiamo dire "va ben, va ben, me rangio, fasso tuto mi".
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