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venerdì 12 ottobre 2012

Inquinamento: Rio Roggia, una vergogna... a norma


Lonigo in provincia di Vicenza. E’ qui che Elio Petri, nel 1968 ha deciso di girare la sua pellicola “Un tranquillo paese di campagna” con Franco Nero. E’ qui che Carlo Mazzacurati, nel 1989 ha deciso di girare varie scene del film “Il prete bello” con Roberto Citran e Adriana Asti. Luogo scelto da Vettor Pisani per costruire la sua “Rocca Pisana” dello Scamozzi, per le vacanze estive. Insomma una piccola zona del Veneto che certamente piace e va conservata come la natura l’ha voluta.
Così in una cupa mattinata di ottobre, decido di partire di buon mattino armato della mia Nikon per catturare qualche immagine di natura autunnale. Parcheggio la mia vettura al margine di una capitagna e mi avvio lungo l’argine della Raguia in località Almisano di Lonigo in provincia di Vicenza. Presso la zona Via Due Ponti dove il Rio Roggia si immette nella Raguia. Resto colpito dal colore blu azzurro delle acque del Rio Roggia. Cumuli di schiuma come piccoli iceberg galleggiano sui corsi d’acqua sballottati da una sponda all’altra dall’andare della corrente. Il fondo del canale è di un colore biancastro con evidenti parti solide irregolari che si muovono lente. Sulle sponde, a pelo d’acqua, agglomerati di sostanze mucillaginose e maleodoranti, come di marcio. Netta la linea di separazione tra le acque della Raguia e del Rio Roggia, a monte verso Almisano hanno un colore naturale di corso apparentemente pulito, a valle, dopo il contatto con il Rio Roggia, azzurre con toni di grigio. Decisamente inquietanti.
Rio Roggia
Evidenti "iceberg" di inquinamento alla deriva e colore dell’acqua improponibile.
Incuriosito da questo scempio decido di risalire a piedi gli argini lungo i campi fino a scoprire la fonte di questo schifo. Durante il mio camminare documento con moltissimi scatti quanto vedo, peccato che non possa documentarvi in altrettanto modo anche gli odori che ne derivano. Strada facendo mi avvicino a diverse famiglie, per lo più di agricoltori che vivono a ridosso del Rio Roggia cercando di porre loro qualche domanda ma quando, avvicinandomi, vedono che sono munito di macchina fotografica, non c’è bisogno di chieder loro nulla. Fiumi in piena! “Non riusciamo ad avere una vita normale con questi odori. Il Rio Roggia è spesso dei colori più disparati. Non le dico d’estate, tra odori e zanzare non si riesce a vivere. Abbiamo interessato tutti quelli che potevamo, dall’ARPAV, ai Carabinieri ai Vigili Urbani ma nessuno ha mai fatto nulla. Sono emerse molte allergie cutanee e la vita di giorno in giorno è sempre più difficile”.
 
Rio Roggia
Isolotto mucillaginoso di microorganismi inquinanti.
Queste in sintesi le testimonianze raccolte di poco meno di una decina di famiglie e 5/6 cacciatori incontrati sul percorso. Ciò che noto di strano è che più mi avvicino alla fonte del disastro ambientale e più le acque sembrano pulirsi, diventare chiare. Ad un certo punto scorgo, tra gli alberi che costeggiano un canale che arriva dalla Cartiera di Sarego, una specie di costruzione dov’è installata una pompa che dovrebbe servire a pescare l’acqua in profondità per la lavorazione della carta. Ai piedi di questa costruzione il braccio di canale che immette sul Rio Roggia, fonte dell’inquinamento.
 
Raguia e Rio Roggia
Sullo sfondo è visibile la Raguia con anatroccoli, mentre verso il basso si mischiano colori grigio azzurri
Ma non convinto del fatto che più si risale a monte e più le acque sembrano pulite, chiedo informazioni a chiunque mi capiti a tiro che abiti nelle vicinanze del Rio Roggia. Un anziano mi racconta che è una reazione chimica che avviene nell’acqua per cui più si scende a valle e più l’acqua si colora e assume forme mucillaginose. Poi aggiunge che, estate o inverno che sia, l’acqua ha sempre una temperatura di almeno 24/25 gradi e d’inverno è ben visibile questo fenomeno poiché il Rio è sempre accompagnato da un velo di nebbia di evaporazione. Il signore anziano continua raccontandomi che l’ARPAV ha effettuato più volte i suoi controlli ma non ha riscontrato irregolarità negli scarichi.
Sta di fatto che le foto che ho scattato e le narici mie e di chi si avventura lungo questi argini non possono essere tratte in inganno da quanto si vede e si sente. Forse ci sono delle verità nascoste, forse gli investimenti per depurare sono troppo elevati o per certe fabbriche è meglio non spendere soldi quando si ha la “possibilità” di farlo. Forse il ricatto di dover lasciare a casa dipendenti se costretti ad investire fa fare una marcia indietro. Forse, più semplicemente, sarebbe il caso che qualcuno facesse tutti i controlli del caso, pubblicandone i risultati, magari fornendo qualche spiegazione alle decine di famiglie che vivono attorno a quel letto di Rio Roggia dai colori variopinti e dagli odori nauseabondi.

giovedì 11 ottobre 2012

Proposte per la prossima ASSEMBLEA RETE GAS VICENTINA

Ciao a tutti.
Con piacere, oltre che con un discreto ritardo... (che giustifica la lunghezza della mail: vi prego però di arrivare in fondo!), proponiamo la data della prima assemblea della rete dopo l'estate.
Sarà MERCOLEDÌ 24 OTTOBRE alle 20.45 in COOPERATIVA VERLATA.
Perché è passato così tanto tempo?
Oltre che per le difficoltà di riprendere gli impegni dopo l'estate, sono arrivati davvero molti stimoli rispetto al nostro percorso, ed è ancora in corso il tentativo di dare sbocco ai diversi incontri e orientamenti abbozzati.

Partiamo dagli stimoli che riguardano il rapporto della rete verso l'esterno.
Per quel che riguarda uno degli scopi principali espressi nell'ultima bozza dello statuto della futura associazione, ci sono stati degli incontri (un po' sono 'accaduti') con produttori e associazioni di produttori, nei quali è stato espresso un comune interesse rispetto a progetti di avvicinamento e conoscenza più approfondita con i Gas.
Oltre alla cooperativa Il Cengio, alcuni discorsi sono stati affrontati con Giandomenico Cortiana (presidente dell'Associazione Veneta Produttori Biologici) e con Tommaso Simionato e Maurizio Radin in rappresentanza dell'associazione Forum Agricoltura Sociale Vicenza (naturalmente anche con la presenza del 'nostro' Gianni di Cà dell'Agata).
Riprenderemo gli argomenti nella riunione, alcuni dei punti che finora sono stati toccati sono:
- il problema della terra (la perdita di terreno agricolo e di imprese agricole, a causa della cementificazione e delle regole del mercato globale, la criticità del tema della sovranità alimentare nel (nostro) territorio,...), e del ruolo dell'agricoltura biologica e degli agricoltori
- la necessità di un sostegno a progetti di preservazione del territorio e dell'ambiente e al ruolo strategico e principale degli agricoltori biologici, che significa tendere ad assumere come 'cittadini' un ruolo di co-produttori, nella logica che il problema della terra è un problema di 'tutti', assicurando agli agricoltori la possibilità di una vita dignitosa anche da un punto di vista economico
- di fronte alla 'domanda' crescente di alimenti sani e realmente nutrienti (vedi anche la nascita di nuovi Gas) promuovere e sostenere nuovi progetti di agricoltura biologica
A partire da questo incontro è nata l'idea e la volontà di ritrovarci per approfondire questa tematica e capire meglio che tipo di collaborazione potremo cominciare; ci siamo dati quindi appuntamento per martedì 30 ottobre in cooperativa Verlata, allargando la proposta a un numero ampio di agricoltori sensibili a queste tematiche.
Ci sembra un'occasione importante di incontro tra 'produttori' e 'consumatori' che cercano di porsi su uno stesso piano e capire le esigenze gli uni degli altri, in un momento storico di 'crisi' in cui la necessità di non chiudersi nel proprio 'orto' emerge con sempre maggior urgenza; l'incontro ha fatto emergere comunque anche aspetti critici, nel senso che ci sarà bisogno, prima nelle rete e poi nel rapporto con i produttori, di chiarirci e condividere assieme gli obiettivi ma anche i mezzi che riteniamo adeguati per raggiungerli.

C'è stato poi l'assemblea-convegno dei GAS-DES di Mestre, il 15-16 settembre, dal titolo (RI)COSTRUIRE COMUNITÀ TERRITORIALI CAPACI DI FUTURO
Gruppi di Acquisto Solidale e Distretti di Economia Solidale: nuovi attori nell’economia e nelle politiche dei territori
.
I temi toccati sono stati veramente molti (più di 20 interventi), dal fenomeno dei Gas, alla gestione della logistica, al loro rapporto con i Des e i territori, all descrizione di diverse buone pratiche, alle dimensioni nazionali e internazionali dello sviluppo dell'economia solidale... Eravamo presenti in circa 6-7 persone, sarebbe bello (quanto improbabile...) riuscire a riportare alcuni stimoli veramente interssanti in specifico anche per il percorso in atto nella nostra rete (le domande, i dubbi, le difficoltà che incontriamo sono le medesime di quelle di altre realtà come la nostra presenti in altri territori, specie del nord: descrizione di problemi e criticità che avremo potuto fare Taglia e Incolla - tipo rapporto-criticità tra strutturazione della rete e autonomia dei singoli gas, per dirne uno...).
Qualcuno è stato presente anche alla Conferenza sulla Decrescita, un ulteriore stimolo che sarebbe bello ci arrivasse...

Scendendo sempre più verso la nostra dimensione locale, a Vicenza (e altrove?) stanno nascendo dei nuovi Gas; oltre al Gassoglia (legato 'fisicamente' alla cooperativa sociale Insieme, ma 'indipendente'), un incontro per informare sulla realtà dei GAS è stato lanciato dalla cooperativa sociale Il Mosaico in collaborazione con la parrocchia nel quartiere di Villaggio del Sole (dove circa una trentina di famiglie hanno dichiarato un loro interesse) e la settimana prossima un'iniziativa analoga verrà realizzata all'Equo Bar, quartiere S. Bortolo. Il 'rischio' in città è di superare in tempi brevi il numero di 100 famiglie unite in Gas: questa crescita rappresenta uno degli elementi di necessità di ampliare i progetti di conoscenza e co-produzione anche con nuovi (e magari giovani) agricoltori.

Per arrivare finalmente a 'noi' e al percorso che ci vede impegnati nella fondazione della associazione della rete gas vicentina.
Per la prossima assemblea dovremmo essere in grado di arrivare con la bozza definitiva dello statuto (rivisto con l'aiuto di Gianni Zulian) e anche con una bozza del Regolamento della rete, che dovrebbe definire il nostro 'funzionamento' interno e il rapporto tra i diversi 'livelli'-ruoli della rete; dalla segreteria-coordinamento, all'assemblea dei referenti dei Gas per la Rete, alle 'retine' territoriali (l'esperimento che ha già avuto un buon succeso degli incontri zonali ta Gas), ai Gruppi di Lavoro (che necessitano di nuove entrate!!!).
Una volta definiti questi due documenti, verrà presentato e distribuito un modello di adesione alla Rete Gas Vicentina.
Infine ci sarà un'assemblea di costituzione dell'associazione.

Come vedete i temi che ci interpellano e coinvolgono sono tanti, non facciamoci però prendere dal fare e riflettiamoci su!

Spediremo sicuramente un Odg più preciso e forse dei materiali in vista dell'assemblea.

Per la segreteria
Alessio

domenica 7 ottobre 2012

Don Ciotti ospite della Coop Il Ponte Schio

Siamo entusiasti nel comunicarvi questo evento! Venerdì 12 Ottobre 2012 alle ore 20,30 presso la sede della Cooperativa Sociale il Ponte di Schio, in Via lago di Tovel 14 avremo con noi Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera - Nomi e numeri contro le mafie per una serata intitolata "La speranza non è in vendita". L'occasione di trovarci insieme è anche quella di inaugurare la sede del Presidio Libera Alto Vicentino che ha trovato casa da poco tempo proprio presso la Cooperativa il Ponte.

Con noi sarà presente anche Don Luigi Telllatin, referente veneto per Libera, il banchetto informativo del presidio ed inoltre la possibilità di acquistare il libro scritto da Don Ciotti "La speranza non è in vendita".


Don Ciotti a Schio! La speranza non è in vendita

La speranza non è in vendita